Meglio un kamikaze oggi che un clandestino domani

Sono in ritardo, lo so, ma alla fine nessuno mi paga per quello che faccio qua, tantomeno i partiti, anche se alcuni complottisti credono il contrario: nelle loro menti sono insieme a Kennedy, Monroe, Bin Laden, e i complotti a loro legati; una bella compagnia insomma!

Tornando a noi, è passata da pochi giorni la commemorazione delle vittime militari italiane cadute nell'attentato di Nassiriya, e i nostri fantastici stellati, in quel maleodorante Parlamento, hanno pensato bene di ricordare anche il povero kamikaze che, traviato da un ideologia criminale, ha deciso di farsi saltare in aria e uccidere dei nostri concittadini. E ha pienamente ragione!! Quel povero kamikaze ha perso la vita perchè qualcuno gli ha raccontato falsità, bugie, gli ha promesso un futuro migliore. E come lui ci sono state tante altre vittime di ideologie criminali, basti pensare a Giuda, che per colpa di un ideologia criminale ha tradito Gesù, oppure a Hitler, che traviato da letture antisemite e dalle ideologie simili dilaganti a quel tempo, ha sterminato milioni di persone pensando che sarebbe servito per dare alla sua famiglia un futuro migliore. La stampa ha subito urlato allo scandalo, ma quale scandalo!! Non avete capito niente! Le parole esatte sono queste: "Nessuno ricorda però, il giovane marocchino, che si suicidò per portare a compimento quella strage. Quando si parla di lui, se ne parla solo come di un assassino, e non anche come di una vittima  perchè anch'egli fu vittima oltre che carnefice. Una ideologia criminale lo aveva convinto che quella strage fosse un gesto eroico, e lo aveva mandato a morire, e non è escluso che quel giovane come tanti kamikaze islamici, fosse spinto dalla fame, dalla speranza che quel suo sacrificio sarebbe servito per far vivere meglio i suoi familiari che spesso vengono risarciti per il sacrificio del loro caro."

E che avete capito quindi?? Che il kamikaze era una vittima anch'egli che nessuno ricorda mai come tale? Macchè!! Voleva dire che:

"In occasione del mio intervento in Aula avvenuto martedì 12 novembre non ho fatto alcun elogio del kamikaze ma ho, al contrario, denunciato l’orribile ideologia che, sfruttando la disperazione e l’ignoranza, lo ha portato a trasformarsi in una bomba umana. Sono contraria a qualunque fanatismo e nella mia idea di società, laica e plurale, non c’è spazio per il fondamentalismo religioso e per l’affermazione delle proprie idee attraverso l’uso della violenza.  Debbo purtroppo sottolineare come, in questa occasione, da parte dei media sia stato compiuto un uso strumentale delle mie parole. Invece di riportare compiutamente quello che era il mio pensiero, è stata estrapolata la frase incriminata, eliminando la parte che chiariva il concetto che stavo esprimendo, e ci si è costruito sopra il titolo ad effetto.

Eh sì, cari miei, è colpa dei giornalisti e della kasta se avete capito male! 

Ma in realtà probabilmente non avete capito niente nemmeno adesso: collegate il pensiero del neo CheBattista con quello della Corda, e capirete il vero pensierostellato: i kamikaze si fanno saltare in aria per ignoranza e perchè qualcuno gli fa credere che otterranno un futuro migliore per i familiari, ma finchè lo fanno a casa loro sono da considerare vittime; gli immigrati ignoranti, che sbarcano in Italia perchè qualcuno gli ha promesso un futuro migliore se fossero venuti qui, sono invece da considerare clandestini e rei, e sarebbe meglio rimanessero a casa loro. Perchè è sempre meglio un kamikaze in iraq oggi, che un clandestino in italia domani.