Il Che Battista

Il nostro fedelissimo Di Battista in aula ha citato Che Guevara. Bisogna capirlo, dice che non si sente nè di destra nè di sinistra, nè fascista, nè antifascista, ma dentro ha l'animo e lo spirito di un rivoluzionario. La rivoluzione e la disobbedienza ce l'ha nel sangue. Lo si notava già ai tempi in cui, illuminato dalla lettura del saggio "Disobbedienza Civile" di Thoreau, decise di compiere un gesto pericoloso, al limite della rivoluzione e che gli sarebbe potuto costare molto caro: salire per due notti sul tetto di Montecitorio.. Poichè non poteva sapere se sarebbe sopravvissuto ad un gesto così estremo, registrò un video, nascosto nel WC-bunker di Montecitorio, col suo cellulare di ultima generazione, dove esprimeva le sue preoccupazioni, e lasciava ai posteri un messaggio di speranza e di libertà. Questo video fortunatamente non è stato censurato dai media-venduti e possiamo ancora rivederlo, e ricordarlo per sempre: rifiutano dei soldi di stipendio, prenderanno sì e no quei miseri 5000€ al mese, e mettono in pericolo le loro vite in questa maniera: li definirei "i nuovi partigiani", ma non si può, non chiamiamoli così, non accostiamoli ai partigiani: per loro "l'antifascismo non gli compete", "il fascismo aveva un alto senso dello Stato e della famiglia"; loro sono OLTRE.